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Degne di nota sono anche due chiesette di campagna una in contrada Mastramici, dedicata a S. Francesco e l’altra in contrada Cerquelle, detta cappella dei Sibrella, in onore di S. Rocco
Meritano di essere menzionati anche i resti di un monastero benedettino dell’undicesimo secolo, intitolato a Santa Croce, sulla provinciale Pietraroja-Sepino, proprio sul valico di Santa Crocella (1.219 metri s/l/m), nei pressi dell’edicoletta, posta nell’ottobre 1960, con croce in pietra e lapide, sulla quale è scritto “Crux parva ubi monasterium clarum” (piccola croce dove esisteva un illustre monastero).
Il valico di Santa Crocella è una sella montana di grande suggestione paesaggistica, tra il Monte Tre Confini (1.419 metri s/l/m) e il Monte Moschiaturo, detto anche “Defenza” (1.470 metri s/l/m). Il valico segna il confine tra i Comuni di Pietraroja e Sepino, tra le Province di Benevento e Campobasso e tra le Regioni Campania e Molise.
Il monastero di Santa Crocella fù portato alla ribalta della cronaca alcuni anni fa, su “Molise Oggi”, da Vito Antonio Maturo, inarrendevole ricercatore, il quale ha anche fatto una ricerca sulla cappella dell’Addolorata in contrada “Case Varrone”, risalente al 1823. Non sarebbe stato facile individuare il luogo dove fu costruita la cappella, se non si fosse avuta la fortuna di incontrare, qualche anno prima, che morisse (il 22 gennaio 1995), una persona che la ricordava perfettamente Pietro Varrone, classe 1910. Egli indicò con precisione l’attuale casa colonica appartenente alla famiglia Mendillo, ristrutturata alcuni anni addietro, che una volta fu la cappella dell’Addolorata. Essa fu funzionante fino alla Prima Guerra Mondiale (1915 – 1918), poi dal 1918 al 1920 servì come aula per la scuola che Pietro Varrone frequentò. Sul muro del fabbricato (in catasto foglio 25 – particella 80) c’è ancora una nicchia con 4 piastrelle in maiolica (“rigiole”) di fattura cerretese, datate 1823, con l’immagine della Beata Vergine dell’Addolorata.